Monreale: cosa vedere dal Duomo al Chiostro dei Benedettini
Cosa vedere a Monreale in un giorno, graziosa cittadina situata a pochi chilometri da Palermo, itinerario comprendente le grandiose testimonianze di arte normanna presenti, tra cui la famosa Cattedrale.
Informazioni turistiche
Il Duomo di Monreale, la cui costruzione fu voluta da Guglielmo II e i cui lavori iniziarono nel 1174, conserva ancora intatto il suo antico splendore.
Nella facciata fa bella mostra di sé il rilevante porticato settecentesco con schema a tre archi, sormontato da una balaustra e compreso tra due torri quadrate.
Il portale a ogiva presenta battenti in bronzo, attribuiti a Bonanno Pisano, che mostrano scene bibliche in rilievo.
L’interno mostra agli occhi del visitatore uno spettacolo di indubbia bellezza, maestoso e suggestivo allo stesso tempo, con pareti rivestite quasi per intero da meravigliosi mosaici, con soffitti dove le travi scoperte sono tutte dipinte, con il pavimento di porfido e granito.
I mosaici costituiscono la maggiore figurazione musiva esistente in Italia e la più grande del mondo dopo la Chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli, che si estende su una superficie di oltre 6400 mq, superiore di oltre duemila metri a quella della Basilica di San Marco a Venezia, inserita nel corpo monumentale di un Tempio che viene classificato come un gioiello d’arte unico al mondo, immerso in una incantevole cornice di stupefacenti bellezze naturali.
Cosa vedere a Monreale
Ogni zona del Tempio è decorata da figurazioni e motivi artistici, immersi sullo sfondo dorato caratterizzato da una particolare luminosità, che si suddividono in 130 quadri narranti la volontà divina per la salvezza universale.
La serie dei quadri prende il via con la rappresentazione della storia del Creato e quella dei Patriarchi Noè, Abramo, Isacco e Giacobbe.
Nella pareti della navata centrale, separati in 42 pannelli, gli artisti del tempo hanno raffigurato episodi dell’Antico Testamento, a partire dalla creazione del mondo come descritta dal libro della Genesi.
Nel catino dell’abside centrale si trova l’effige del Pantokrator, ovvero l’Onnipotente, derivata da quello di Cefalù.
Di grande pregio sono anche l’altare maggiore in argento e bronzo, opera di Valandier, il tesoro comprendente reliquie in grande numero, e, nella cappella di San Benedetto, una Gloria di San Benedetto, opera del 1776 di Ignazio Marabitti.
Dai terrazzi del Duomo, a cui si accede da una porta situata all’inizio della navata destra, si può ammirare tutta la Conca d’Oro.
Sulla destra del Duomo si trova il Chiostro dei Benedettini, risalente al XII secolo, costituito da un quadrato con lati lunghi 47 metri e un portico delimitato da archi sorretti da 228 colonne variamente ornate e intagliate con rilievi.