Aversa: cosa vedere nell’antico borgo
Cosa vedere a Aversa, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi d’interesse, tra cui Duomo, Chiesa San Biagio, Chiesa Santa Maria in Piazza e Chiesa San Francesco.
Informazioni turistiche
Posta al centro di un territorio pianeggiante conosciuto come agro aversano, Aversa ha origini molto antiche, come dimostra il nome “Sanctum Paulum ad Averze”, dato a un villaggio in onore di San Paolo che lo scelse come tappa mentre era diretto a Pozzuoli.
Durante il periodo della dominazione normanna, Aversa divenne un centro molto importante, grazie al notevole impulso che conobbe dal punto di vista economico e culturale.
Rainulfo Drengot, primo conte normanno, nell’undicesimo secolo fece circondare la città con imponenti mura, di cui ancora oggi è possibile vedere i resti.
In seguito ai normanni subentrarono gli aragonesi, della cui epoca rimane il Castello Aragonese, fatto costruire da Alfonso I d’Aragona.
Il quartiere del Lemitone, posto nella parte sud-orientale della città vecchia, la cui costruzione risale alla dominazione spagnola nel sedicesimo secolo, è caratterizzato da una struttura urbanistica squadrata, mentre il centro storico di Aversa appare come un dedalo di viuzze alternate a grandi piazze, tra cui quella dove si trova la cattedrale.
Cosa vedere a Aversa
Il Duomo di Aversa, che venne costruito sopra una precedente chiesa longobarda, ha un interno a croce latina suddivisa in tre navate, dove sono conservate alcune opere di pregio, tra cui il dipinto che raffigura San Bartolomeo che riceve dalla Madonna il gonfalone del Santo Sepolcro, opera di Francesco Solimena del 1701, e un Crocifisso ligneo in stile catalano risalente al 1250.
Nella zona posteriore dell’altare maggiore, è possibile ammirare l’architettura normanna originale, con 7 campate coperte da volte a crociera con costoni e pregevoli capitelli con figure scolpite, oltre a molteplici resti di sculture romaniche, tra cui un bassorilievo che raffigura San Giorgio e il drago, opera d’arte barbarica del nono secolo.
Merita di essere visitata la chiesa di San Biagio con il suo monastero benedettino, risalente al 1050.
Nel complesso conventuale è compreso il Chiostro vecchio, in stile barocco, che include i resti di forme romaniche, oltre al Chiostro piccolo, la Rettoria e la Foresteria.
Nella chiesa di San Biagio, con interno a navata unica, è possibile ammirare un notevole pavimento in maiolica del 1700, opera realizzata dalla scuola napoletana dei Giustiniani, oltre alla tavola della Pentecoste, attribuita a Marco Pino da Siena, e alla pala dell’Assunzione di Maria, opera di Andrea Vaccaro.
La chiesa più antica di Aversa è quella di Santa Maria a Piazza, che ha un interno diviso in tre navate, nel quale risaltano gli affreschi delle pareti, opere pregevoli in grado di testimoniare tre differenti cicli pittorici, tra cui l’affresco della Crocifissione con ai lati la Vergine e San Michele Arcangelo che uccide il drago.
Di notevole interesse è anche la chiesa di San Francesco, che contiene molte opere d’arte di valore, tra cui l’Adorazione dei Pastori, dipinta da Pietro da Cortona nel 1650, la tela con Cristo deposto, attribuita a Paolo de Majo e risalente al 1700, la Pentecoste, probabile opera del 1754 di Francesco Mura, e il dipinto che ha come soggetto San Francesco in Gloria, del pittore Jusepe de Ribera.
Per quanto riguarda la gastronomia, Aversa è celebre per i suoi prodotti tipici, tra cui la mozzarella di bufala e il vino asprino.